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Bias cognitivi ed euristiche: come leggiamo il mondo?

bias ed euristiche | indovinelli dal web

Ideologie, pregiudizi: quante volte ci è capitato di prendere decisioni in tempi rapidi, senza riflettere molto, pentendoci poco dopo di quanto scelto?

Sicuramente tante!

Senza dubbio,  in queste occasioni le scelte fatte e le decisioni prese sono state il risultato di bias cognitivi ed euristiche cognitive.

Ma che cosa sono? E soprattutto, come condizionano la nostra vita?

Facciamo un pò di chiarezza!

Bias cognitivi: le “distorsioni” che ci facilitano le scelte

Di origine francese, il termine “bias” significa obliquo, inclinato.

Tecnicamente con questo termine si vanno così ad indicare delle distorsioni, o dei pregiudizi, che spesso mettiamo in atto, inconsciamente, per prendere delle decisioni.

Tutto ciò è legato alle mappe mentali, ovvero agli  stereotipi che siamo soliti costruirci proprio per semplificare il processo decisionale.
Sebbene i bias cognitivi derivino da esperienze vissute e da concetti connessi, nella maggior parte dei casi, portano a scelte sbagliate proprio perché sono influenzati da percezioni errate e deformate della realtà che ci circonda.

In psicologia l’introduzione della teoria dei bias cognitivi è riconducibile agli anni ‘70 e teorizzata dagli psicologi Kahneman & Tversky.
Tale modello teorico si rivelò particolarmente efficace per comprendere la modalità con la quale gli esseri umani maturano decisioni in contesti caratterizzati da incertezza, ambiguità e scarsità di risorse cognitive.

Euristiche cognitive: il volto positivo delle semplificazione

Sebbene il processo decisionale sia spesso frutto di processi cognitivi ed emozionali particolarmente complessi, la realtà spesso ci pone di fronte alla necessità di elaborare risposte e prendere decisioni in tempi rapidi.

Ecco allora che il ragionamento umano fa largo uso anche di euristiche cognitive che, al contrario dei bias cognitivi, sono semplificazioni della realtà che ci circonda. Esse sono procedimenti mentali intuitivi che ci consentono di farci un’idea su qualcosa semplicemente afferendo dall’esperienza e con il minor dispendio di energia possibile.

Al contrario dei bias cognitivi, che sono spesso oggetto di pregiudizi, le euristiche cognitive sono dei veri e propri escamotage mentali che portano a conclusioni veloci con il minimo sforzo e che consentono di prendere decisioni sulla base di informazioni che abbiamo comunque in memoria.

Semplificando, potremmo affermare che i bias cognitivi sono delle euristiche che non derivano dall’esperienza ma, al contrario, sono fortemente condizionate dal pregiudizio, da un giudizio astratto, ovvero da un pensiero spesso sbagliato relativo proprio all’esperienza.

Bias cognitivi ed euristiche: il rischio di un errore di ragionamento

Era il 2022 quando Kahneman e Frederick teorizzarono che l’euristica cognitiva mette in gioco un sistema in modo del tutto inconsapevole. Davanti ad un giudizio complesso da un punto di vista inferenziale, spesso si procede con un approccio euristico semplificato.

Il ragionamento umano fa largo uso di euristiche e bias cognitivi. Sebbene siano semplificazioni utili ed efficaci, soprattutto nel primo caso, si tratta comunque di modelli piuttosto rigidi che possono anche condurre ad errori di ragionamento.

È importante saperli riconoscere, distinguere e correggere al fine di creare pensieri più realistici.

Se vuoi approfondire e saperne di più sui bias cognitivi, non perderti i nostri prossimi articoli.

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